Progetti discografici

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"Sentimentale dedicato a Lelio Luttazzi"

                                         casa discografica dodicilune

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Docente di canto e artista poliedrica che spazia dal jazz al blues, dal gospel al cantautorato, Barbara Errico - con la collaborazione di Rossana Luttazzi e della Fondazione Luttazzi - ricostruisce lo spirito, le sonorità e lo swing del grande Lelio Luttazzi attraverso alcuni celebri brani di sua composizione già interpretati da grandissimi cantanti del panorama italiano come il Quartetto Cetra, Mina, Jula de Palma, attraverso gli arrangiamenti orchestrali del M° Antonello Vannucchi, grande amico dell'artista, musicista ed arrangiatore nelle orchestre Rai dagli anni 60 e sino agli anni 90.

Il progetto fruisce del sostegno e del supporto della Fondazione Lelio Luttazzi e della stessa Rossana Luttazzi, moglie del compianto compositore.

Il progetto sarà presentato in concerto il 2 luglio prossimo all'interno del prestigioso Festival Udine Jazz 2014: https://www.euritmica.it/evento/barbara-errico/

"Quando Barbara mi ha telefonato per mettermi al corrente del suo prezioso progetto, subito dopo l'inevitabile commozione, ho pensato che a Lelio sarebbe piaciuto.
Barbara piaceva a Lelio e dunque, mi sono appassionata insieme a Lei per far sì che il risultato, come poi è avvenuto, fosse quello che lei desiderava: un CD elegante, raffinato, sofisticato, ma anche ironico come sarebbe piaciuto a Lelio. La sua voce luminosa ha saputo cogliere le mille nuances delle melodie di Lelio e la giusta ironia.
Brava Barbara! Grazie di cuore con gratitudine a nome mio e a nome della Fondazione Lelio Luttazzi."
Rossana Luttazzi


«Signore e signori: Lelio Luttazzi!». Il maestro, tante volte, ha presentato il fior fiore dello spettacolo italiano nei diversi e fortunati programmi televisivi che si avvicendavano nella Tv degli anni migliori. Qui si presenta la sua musica che riesce a fondere, senza alcuna sbavatura metrica, la lingua italiana con lo swing, a lui così naturale. Luttazzi, insieme a pochi altri, ha costruito il patrimonio italiano del Tin Pan Alley, indossando con nonchalance non riconosciuta gli abiti di George Gershwin e consegnando ai posteri un canzoniere immarcescibile, che pochi sanno maneggiare a dovere. La Fondazione Luttazzi, per mano di Rossana, riesce a tenere viva la memoria di tanta ricchezza musicale, di tante sfumature che solo delle orecchie attente possono cogliere e che vanno ben oltre le limpide melodie disegnate dal Maestro. Barbara Errico è una raffinata e attenta specialista in tal senso e attinge dall'eredità di Lelio Luttazzi con quel garbo che pochi avrebbero saputo offrire. La sua voce è adamantina e sa recitare ogni singolo passo, complice l'efficace combinazione tra dizione perfetta, registro esteso e ricco di sfumature, e la giusta dose di ironia. Al suo fianco un ampio novero di eccellenti musicisti, che mettono in chiaro la vitalità della musica, sottolineando sì l'immortalità di brani come Souvenir d'Italie, Sentimentale, Mia vecchia Broadway, Vecchia America, ma anche l'assoluta freschezza e attualità degli stessi. Il pianoforte, che tanto jazz ha sprizzato tra le dita di Luttazzi, è qui parimenti toccato da Lorenzo Hengeller, al quale va anche il merito di avere una voce capace di far scena, e Antonello Vannucchi, che non abbisogna di presentazioni: eleganza, ordine, gusto, perfezione e chiarezza. Altro doppio colpo è dato prima da 'Nnammurammece, in versione unplugged, perché alla voce della Errico fanno da contraltare le sole corde della chitarra di Antonio Onorato, che dà nuova filigrana al verbo partenopeo, e dall'inedito Buonanotte Rossana, meravigliosa carezza di un sogno; un sogno che solo Luttazzi è capace di regalare.Alceste Ayroldi

"Ripercorrere alcuni momenti, sia pure essenziali, del periplo creativo di Lelio Luttazzi deve aver affascinato Barbara Errico per l'estrema complessità e rischiosità dell'impresa. Solo immedesimandosi in lui, nelle sue molteplici vesti di virtuoso-compositore-paroliere-"stonatore"-showman-mito, ci sarebbe potuta riuscire. Nella mutevolezza permanente, vocale e interiore, sta il segreto del suo successo. Barbara Errico intona con piacevole nonchalance - una delle mille doti luttazziane - "Ogni donna è come una canzone / forse banale". Intendendo beninteso l'opposto, "anti-banale, unica di per sè", grazie a quel gioco di nonsense contraddittori a cui Luttazzi ci aveva abituati. Inanella preziosamente avverbi a catena, a dimostrazione di quanto eccezionalmente il "sì" suoni sulle labbra femminili. Scegliendo una suite di refrain nostalgici, di souvenir dell'Italie che fu, della Broadway che non c'è più, dell'America del charleston, della Napule 'nnammurata, Barbara Errico ritrova istintivamente "la formula della felicità". Volando liberamente tra le melodie di Gershwin e Berlin, maestri del nostro maestro, ci regala inoltre un delicatissimo au revoir da parte di Luttazzi che commuove fino alle lacrime: "Buonanotte Rossana". "Sarò lì vicino / Sarai qui con me", ripete la sua voce, calorosa, sicura di sé, senza esitazioni. Lelio da lassù l'accompagna in sordina al pianoforte swingando parole astratte e incomprensibili."Lorenzo Codelli

"Barbara Errico sa scegliere. Il repertorio, lo stile, i compagni d'avventura, il mood. In questi anni di latta, liquidi e retromodernisti per paura del futuro che ci corre incontro, lei passa da Endrigo a Luttazzi, nel nome di certa canzone elegante, jazzata e fiera di essere nazionalpopolare in senso gramsciano. Lo fa tenendo insieme il magistero degli arrangiamenti vintage di Antonello Vannucchi e Franco Feruglio con quelli dei giovanotti matti newpolitani Lorenzo Hengeller e Antonio Onorato. Lo fa con gusto che non cerca la deriva modaiola electroswing, magari lasciandola - perchè no? - a futuri remix, bazzicando nel canzoniere del maestro Lelio per scegliere perle e perline che ricordiamo intonati con massima leggerezza, la più profonda delle arti, dal Quartetto Cetra (sempre sia lodato, volete mettere con il varietà odierno in cui Fiorello sembra un marziano?), da Mina, da Jula de Palma...
Ha voce duttile e calda, Barbara, sa stenderla sulle melodie, sa swingare con italica moderazione, sa farsi discreta quando si intesta, orgogliosa l'inedita dedica di "Buonanotte Rossana". Sa regalarci l'opportunità di ricordare spettacoli d'altri tempi e parolieri che si chiamavano Chiosso (ah quel Fred dal whisky facile), Amurri, la premiata coppia commediante Tarabusi & Scarnicci. Sa chiamare in causa le fonti di ispirazioni primarie, da Gershwin ai Berlin. Sa contornarsi di un mucchio selvaggio di splendidi musicisti, veterani o emergenti che essi siano. Sa reclamare il diritto ad essere "Sentimentale", aggettivo che non rifiuta i piaceri della carne, anzi li prepara, come un romantico - fosse pure illusorio - moltiplicatore di gemiti sinceri. Un'alternativa al Viagra sonico, insomma.
Ps. Barbara sa anche che il napoletano è lingua internazionale della canzone, come l'inglese, più dell'italiano.
" Federico Vacalebre• fotografie di Cesare Bellafronte (Click&Ciak - Photo&Cinematography)
• la foto di lelio Luttazzi è di Marinetta Saglio (per gentile concessione di Rossana Luttazzi)


Tracklist
1. MI PIACE
2. CHI MAI SEI TU
3. ECCEZIONALMENTE SI
4. SENTIMENTALE
5. CANTO ANCHE SE SONO STONATO
6. VECCHIA AMERICA
7. SOUVENIR D'ITALIE
8. 'NNAMMURAMMECE
9. BUONANOTTE ROSSANA
10. LOVE IS HERE TO STAY
11. MIA VECCHIA BROADWAY
12. BLUE SKIES

(P) 2014
Koinè by Dodicilune KNE022
8033309690223


MUSICISTI:

Barbara Errico, vocals
Claudio Corvini, trumpet
Sandro Deidda, tenor sax, clarinet
Antonio Onorato, guitars
Saverio Tasca, vibraphone
Quartetto d'archi Pezzè
Antonello Vannucchi/Lorenzo Hengeller, piano
Franco Feruglio, double bass, cl. guitar
Massimo Moriconi/Giorgio Rosciglione, double bass
Gianluca Nanni/Emanuel Donadelli, drums

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https://www.youtube.com/watch?v=56BVLcb1Zik

https://www.youtube.com/watch?v=_cF2zV30cmg

"Endrigo in Jazz"

                                                            Casa discografica "dodicilune"


"Certe alchimie non nascono per caso. Papà ne sarebbe stato orgogliosissimo"
Claudia Endrigo

"Per me rappresenti la perfezione assieme ai tuoi musicisti. Bravi!"
Lelio Luttazzi

"I miei complimenti! Musicisti bravi e arrangiamenti funzionali."
Lino Patruno


1. Adesso si
2. Lontano dagli occhi
3. Perchè
4. La rosa bianca
5. Canzone per te
6. Era d'estate
7. Aria di neve
8. Poema degli occhi
9. Dimmi la verità
10. Chi sei
11. Questo amore per sempre
12. Io che amo solo te

Barbara Errico - voce
Bruno Cesselli - piano
Ares Tavolazzi - contrabbasso
Walter Paoli - batteria
Luca Grizzo - percussioni
Massimo De Mattia - flauto alto
Mirko Cisilino - flicorno
Roberto Rossetti - clarinetto basso
Salvatore Russo - chitarra acustica (4, 8)
Arrangements by Bruno Cesselli

Sergio Endrigo ha rappresentato una delle voci più importanti della canzone d'autore italiana. La sua attività è iniziata negli Anni Sessanta ed è proseguita nel tempo, anche se dagli Anni Ottanta in poi le sue incisioni, servite da una distribuzione insufficiente, non hanno ottenuto il riconoscimento che pur meritavano, sia da parte del pubblico che della critica. Barbara Errico realizza questo CD attingendo ai quarantacinque giri e ai long playings degli anni Sessanta e Settanta, selezionando un buon numero di brani di successo, di riscontro popolare oltre ad alcune opzioni più sfiziose, care soprattutto ai cultori del cantautore di Pola. La sua frequentazione del songbook endrighiano ha un precedente nel 2004 grazie alla partecipazione, accanto ad altri musicisti, a"Cjantant Endrigo", disco piuttosto inconsueto poiché contiene pezzi celebri tradotti in friulano dell' ingiustamente definito "cantante triste". Va detto, infatti, che l'attribuzione di un carattere cupo o malinconico fanno torto ad un artista dotato, invece, di uno spiccato "sense of humor", formidabile, fra l'altro, nel raccontare divertenti aneddoti. Questa volta la cantante udinese è da sola e, grazie al contributo determinante per gli arrangiamenti di Bruno Cesselli, confeziona un disco affascinante e di gusto raro.Nei confronti del repertorio scelto si sono adottati alcuni criteri di fondo. Innanzitutto si è evitato di mettere in evidenza il lato "drammatico", in generale, dei testi, prediligendo una lettura secca, asciutta, priva di pathos, ma anche di compiacimento. Le parole sono quasi svincolate dal significato letterale; sono rese come frasi musicali. Disegnano una idea melodica ben articolata su un ricco sottofondo armonico. Nella versione originale le canzoni hanno, invece, un andamento oscillante, ondivago, attraverso una partenza "lenta", un crescendo di tono e un ritorno ad atmosfere più riflessive. L'esecuzione della Errico non contiene questo saliscendi emotivo, dal basso verso l'alto, ripresa e ritorno. E' incardinata verso il centro e questa interpretazione-non interpretazione si rivela un punto di forza del disco. Viene in mente, a questo proposito, la rilettura di "Almeno tu nell'universo" da parte di Elisa per la colonna sonora di "Ricordati di me", film di Gabriele Muccino. Come dichiarato in un'intervista, la stessa cantante friulana ha rinunciato al confronto diretto con Mia Martini, limitandosi ad esporre il motivo in maniera quasi impersonale, senza caricarlo della passionalità viscerale dispensata dalla sfortunata sorella di Loredana Bertè.
Barbara Errico ama, poi, i ritmi brasiliani, come il suo omaggiato del resto. Perciò, accanto alla proposta di brani a firma pure di Toquinho e De Moraes, tratti per la maggior parte da "La vita, amico, è l'arte dell'incontro", bellissimo album del 1969, ha inserito atmosfere sudamericane in diversi pezzi, conferendo un clima latino in prevalenza a una consistente parte delle tracce.
Da tutti questi accorgimenti, le canzoni, pur mantenendo la loro fisionomia, acquistano qualche elemento di novità. Il jazz conferisce, a volte, un retrogusto gradevole e inedito a un repertorio mai datato, ma sempre vitale e straordinariamente fresco.
Bruno Cesselli, oltre al suo ruolo fondamentale nell'organizzazione musicale, si conferma pianista sensibile, attento alle sfumature e pronto a cambiare le dinamiche, quando occorre. In sintesi: è perfettamente calato nel ruolo a lui affidato. Ares Tavolazzi è una sicurezza. Ha un timbro rotondo con il basso e la capacità di elaborare assoli melodici di convincente spessore. Walter Paoli si intende ad occhi chiusi con il suo partner della ritmica. E' particolarmente efficace, ancora, nell'utilizzo delle spazzole per un accompagnamento accorto e corrispondente alle intenzioni della band leader.
La Errico, come detto, pone la sua voce a servizio del progetto. Non ricama, non infioretta per dimostrare quanto è brava. C'è, ma non vuole sovraesporsi. Quando esce con qualche breve passaggio "scat", in due soli brani, lo fa con grazia e quasi con pudore.
Sono impiegati con parsimonia gli altri componenti del gruppo. E' il trio jazz a occupare la maggior parte degli spazi. Fra gli altri, comunque, si segnalano Massimo De Mattia per un bel solo con il flauto ipersoffiato e il chitarrista Salvatore Russo, prezioso cesellatore ne "La rosa bianca".
Sono particolarmente riuscite, poi, le versioni latineggianti di "Adesso sì", incisa negli anni sessanta anche da un giovanissimo Lucio Battisti e di "Dimmi la verità", canzone non molto nota, ma con una inciso accattivante e un bellissimo ritornello, trasformata da un trattamento " a togliere", a ridurre l'impatto sentimentale del brano. Non si può non menzionare, infine, una "Io che amo solo te" pregna di uno swing-soft e una felice e intensa "Poema degli occhi".
In conclusione un cd che segue una tendenza piuttosto diffusa, quella di "vestire in jazz" il repertorio di cantautori o di pop star. Barbara Errico e i suoi musicisti rifuggono dalla rilettura distorta, che vada oltre le premesse, per proporre in fin dei conti qualcos'altro, come evitano la lettura troppo letterale e "leggera". Sono fedeli al titolo individuato e seguono il loro programma con coerenza e in modo elegante.
Gianni B. Montano per Jazzitalia

https://www.youtube.com/watch?v=c9LfXT-erxs

https://vimeo.com/17134121

https://www.youtube.com/watch?v=QuLmsoKC3mU

https://www.youtube.com/watch?v=0KZKRLxw-fw

https://www.youtube.com/watch?v=fT7faK2eOzw

https://www.youtube.com/watch?v=GPj-xHPzm7E


    "HUNGER AND LOVE"

         TRIBUTE TO BILLIE HOLIDAY 1915 - 2015 (2 CD SET)

                              Casa discografica Dodicilune

Per celebrare il centenario della nascita di Billie Holiday, l'etichetta salentina Dodicilune propone "Hunger and Love". Nel doppio cd, distribuito dal 7 aprile in Italia e all'estero da Ird e disponibile nei migliori store digitali, ventiquattro voci del jazz italiano cantano il repertorio di Lady Day.

Billie Holiday (Baltimora, 7 aprile 1915 - New York, 17 luglio 1959) ha cantato come nessun'altra la fame e l'amore, ha toccato abissi inenarrabili e vette supreme, l'emarginazione e il successo, i deserti del cuore e della droga e il riconoscimento planetario: ma il suo canto libero persegue e raggiunge quel sogno di dignità, toccando i vertici più alti della vocalità afroamericana, provocando vertigini di sensibilità e un vero e proprio sconvolgimento interiore. Il songbook della Holiday evidenzia la scelta di una scrittura aspra, dura anche quando confidenziale, morbida anche quando abrasiva, che lascia un segno indelebile. "Hunger and Love" ripercorre quel solco, con profonda devozione ma con lo spirito di questo tempo. Sulla scia di Hal Willner, e delle sue opere transgenere, l'etichetta propone una produzione originale che riunisce le grandi voci femminili del jazz italiano. Un tributo sincero, profondo, non calligrafico. Dodicilune ha chiesto a Tiziana Ghiglioni, Paola Arnesano, Gianna Montecalvo, Serena Fortebraccio, Lisa Manosperti, Serena Spedicato, Mara De Mutiis, Camilla Battaglia, Letizia Magnani, Cecilia Finotti, Chiara Pancaldi, Antonella Chionna, Rachele Andrioli, Francesca Ajmar, Silvia Anglani, Marta Raviglia, Loredana Melodia, Cristina Renzetti, Stefania Paterniani e Elisa Ridolfi, Lisa Maroni, Silvia Manco, Elisabetta Guido, Barbara Errico, Elga Paoli di rileggere con una sensibilità "altra" il songbook della Holiday, nel rispetto della propria sensibilità artistica. Il risultato è uno spaccato del fertile stato, in Italia, del canto jazz e in generale della creatività legata alla voce; interpretazioni nuove, tra destrutturazione e senso di aderenza al testo, con 24 songs informazioni varie, dal duo al grande ensemble, impreziosite da partecipazioni di eccellenza.https://www.dodiciluneshop.it/dettagli.asp?sid=42591837320151012184302&idp=187&categoria=https://www.youtube.com/watch?v=8U-koRYT3OQ

Sergio Endrigo 

    e Interpreti vari - Momenti di Jazz

                         uscito nella rivista "Musica Jazz"

                                  Nº 9 del 04/09/2015

Il grande cantautore Sergio Endrigo ci ha lasciato il 7 settembre 2005 all'età di 72 anni: nel decennale della scomparsa la rivista Musica Jazz di settembre 2015 esce con il cd allegato "Momenti di Jazz" che contiene vari brani di Endrigo con omaggi di colleghi vecchi e nuovi: da Bruno Lauzi in "Via Broletto 34" a Ornella Vanoni con Gerry Mulligan in "Uomini", da Syria in "Momenti" (che dà il titolo al disco) a Bungaro con Omar Sosa e Ferruccio Spinetti in un inedito dal titolo "Dal destino infortunato", poi Stefano Bollani con David Riondino e il Quartetto Euphoria in un medley live registrato al Premio Tenco, da Joe Barbieri con "Io che amo solo te" a Rossana Casale che duetta con Endrigo in "Era d'estate", quindi Alessandra Franco, Barbara Errico (che anni fa pubblicò "Endrigo in jazz"), Atma Mundi Ensemble feat. Arsen & Matija Dedic, fino ad Ares Tavolazzi, Walter Paoli (degli Area) con Bruno Cesselli e Mauro Negri in "Rosa bianca". Come bonus track ci sono Grazia Di Michele in "Tutto l'amore del mondo (caro papà)" scritto per lui da Theofilo Chantre ed Alberto Zeppieri (produttore del disco) e "Milnufcentercuarantesiet" di Sergio Endrigo, oltre al remix di "1969 Base Luna" di Dj Thor con la slovena Tinkara feat. PerpetuumJazzile, che nel disco interpretano anche la celebre "Canzone per te". Il disco si apre con il duetto tra Sergio Endrigo e Karin Mensah in "Adesso sì". La produzione artistica ed esecutiva è di Alberto Zeppieri e Roberto Cetoli, con la collaborazione di Claudia Endrigo, la figlia di Sergio.

https://itunes.apple.com/it/album/sergio-endrigo-e-interpreti-vari-momenti-di-jazz/1050646005

Barbara Errico Jazz Quintet

Edizioni Nota

Una voce che ricorda quelle delle grandi "ladies" del jazz e un gruppo di musicisti senza rivali, per una registrazione "live" che mette in risalto le doti vocali di Barbara Errico nelle sue interpretazioni di standard sia noti che meno noti.

  • Mauro Costantini - pianoforte
  • Paolo Dal Sacco - chitarra
  • Barbara Errico - voce
  • Giovanni Maier - contrabasso
  • Enrico Sartori - clarinetto e sax alto

tracks

  1. Take The "A" Train - written by B. Strayhorn, D. Ellington . 5:21
  2. Prelude To A Kiss - written by D. Ellington . 6:13
  3. How Long Has This Been Going On - writtenby G. & I. Gershwin . 17:00
  4. Haunt Me - written by Sade Adu . 6:34
  5. Do Do - written by P. Conte . 8:23
  6. I'm Beginning To See The Light - written by D. Ellington, H. James, J. Hodges . 5:12
  7. My Funny Valentine - written by R. Rodgers, L. Hart . 6:02

https://www.youtube.com/watch?v=x8LNAOaAS1Q

https://www.youtube.com/watch?v=TOEVUusIi10

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